Dossier

venerdì 15 aprile 2011

Sessualità (Parte II)


Sessualità e fattori biologici
La sessualità si esprime mediante dei comportamenti che hanno una loro modulazione durante l’arco della vita di ogni individuo. La sessualità ha poi l’importante ruolo di qualificazione dell’intensità delle relazioni, pertanto è in grado di interferire con il benessere o malessere psicologico dell’individuo stesso.
Dal punto di vista biologico, lo studio sulla sessualità si è basato sulle conoscenze neurofisiologiche fornite da Papez a riguardo del così detto “cervello limbico”, il quale è deputato alla raccolta e all’elaborazione delle sensazioni e delle emozioni assieme ad altre strutture cerebrali come la neocorteccia. Attualmente lo studio della sessualità si avvale anche di altre nozioni e indagini riguardanti il substrato neurochimico e neuroendocrino dell’essere umano.
La sessualità, pertanto, pur essendo caratterizzata da aspetti psicologici e sociali, non può mancare di essere determinata anche da fattori puramente biologici. Ecco perché la sessualità è anche l’espressione di un meccanismo in cui vengono ad essere coinvolti molti organi ed apparati, come il sistema nervoso centrale, l’apparato genitale, il sistema endocrino ed il sistema nervoso periferico. Le ricerche condotte sulla sessualità, da un punto di vista biologico, hanno dimostrato che i neurotrasmettitori, maggiormente coinvolti nella sessualità,, sono la dopamina e la serotonina. Dopamina e serotonina con le loro rispettive funzioni stimolanti e inibenti, interagiscono con gli ormoni, influenzando il comportamento sessuale, e quindi la sessualità, dell’individuo. Non meno importanti fattori di sessualità sono poi i così detti steroidi sessuali, i quali agiscono sulla differenziazione della sessualità dell’encefalo durante la “vita fetale” e sul comportamento sessuale durante la pubertà. Particolare importanza hanno, ad esempio, il testosterone (che regola la sessualità maschile) e gli estrogeni (che regolano la sessualità femminile).
Sessualità: fattori psicologici e socioculturali
Il solo studio dei fattori biologici non basta a definire la complessità e la multifattorialità della sessualità sia maschile che femminile. Questo perché nella determinazione della sessualità sono coinvolti una serie di fattori sia di carattere psicologico e psicodinamico, sia di carattere etico e socioculturale. Infatti è ben noto che nello sviluppo della sessualità le prime esperienze sessuali e il loro impatto psicologico, hanno un ruolo determinante nella formazione del comportamento sessuale in età adulta. Infatti, essendo la sessualità legata , non solo alla procreazione, ma anche alla qualità delle relazioni, è bene sempre ricordare che le esperienze sessuali sono importantissime ma che tuttavia, non esistono comportamenti giusti in assoluto per sviluppare una buona sessualità o un buon comportamento sessuale.
Inoltre, affrontando la sessualità da un punto di vista socioculturale, possiamo certamente affermare che il significato di sessualità assume valenza differente in funzione di epoche, usi, costumi e religioni. Per cui la sessualità ed il comportamento sessuale dipendono anche dall’interazione con queste “forze”. Basti pensare che attualmente la sessualità è divenuta motivo di grandi contraddizioni; la cultura cattolica critica e condanna la sessualità che si svincola dal fine della procreazione, mentre la cultura laica esaspera la sessualità mostrandola nel suo aspetto ludico e alle volte volgare.
Ma sorvolando sull’aspetto attuale che si vorrebbe dare alla sessualità, noi dovremmo solo ricordare che la sessualità è storia, è vissuto umano, è confronto sociale, e come tale non può non essere compresa con l’analisi di un solo ed unico aspetto, che sia esso biologico, psicologico o socioculturale.

1 commento:

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