Dossier

venerdì 29 aprile 2011

Eccitazione sessuale (Parte II)


Eccitazione sessuale femminile
L’eccitazione sessuale femminile si genera, nella maggior parte dei casi , in conseguenza di stimoli psicologici. Il primo segno fisico di eccitazione sessuale femminile è quello della lubrificazione vaginale. In seguito sopraggiungono altri segni di eccitazione sessuale dovuti ad un maggiore afflusso di sangue agli organi genitali, con conseguente turgidità delle grandi e piccole labbra e allungamento del canale vaginale di circa 1-2 cm. Ciò che differenzia, più di altro, l’eccitazione sessuale femminile dall’eccitazione sessuale maschile è il coinvolgimento degli organi genitali.
Nell’uomo l’eccitazione sessuale si traduce in un coinvolgimento del pene, mentre nella donna ad essere coinvolta non è solo la vagina ma anche la vulva, le piccole e grandi labbra e l’utero. Questo coinvolgimento ad “ampio spettro”, nel processo di eccitazione sessuale femminile, non consente però di identificare con precisione il punto del piacere massimo della donna, per cui questo rimane del tutto soggettivo. Tuttavia, molti hanno cercato di individuare un punto primario di piacere nella donna, spesso identificandolo con il così detto “punto g”, di cui tanto si parla e poco si sa. Infatti i ricercatori ancora oggi non sono certi dell’esistenza e della reale funzione di questo organo.
Eccitazione sessuale maschile
L’eccitazione sessuale maschile, a differenza dell’eccitazione sessuale femminile, si concentra solo a livello penieno ed è data soprattutto da una stimolazione fisica, nonostante poi le fantasie erotiche siano una componente determinante per entrambi i sessi.
Nell’uomo il primo segnale di eccitazione sessuale si traduce nell’erezione del pene, poiché nella fase di eccitazione sessuale, il sangue inizia ad affluire molto più velocemente ai corpi cavernosi del pene. A questa prima fase di eccitazione sessuale segue poi l’aumento di volume dei testicoli ed il loro lieve innalzamento.
L’eccitazione sessuale e le altre fasi che completano la risposta sessuale umana
Come accennato nella pubblicazione precedente “Eccitazione sessuale (Parte I), l’eccitazione sessuale è solo la prima fase della risposta sessuale. Alla fase di eccitazione sessuale infatti seguono la fase di plateau, la fase orgasmica e la fase della risoluzione.
Fase di plateau
la fase di plateau in sostanza è una fase di eccitazione più avanzata, in cui aumenta la tensione muscolare, il battito cardiaco, la pressione sanguigna ed il ritmo respiratorio. Per entrambi i sessi questa fase, così come la fase di eccitazione sessuale, ha una durata variabile per entrambi i sessi. La variabilità della fase di plateau è determinata dal soggetto, dalle situazioni ambientali, dalle situazioni emozionali e dalle implicazioni psicologiche.
Fase orgasmica
La fase orgasmica dura solo pochi secondi ed è la risultante delle due fasi precedenti, ossia quella di eccitazione e quella di plateau. In questa fase le contrazioni muscolari sono molto intense e si traducono nell’orgasmo vero e proprio.
Fase di risoluzione
Questa fase giunge a seguito dell’orgasmo e può durare o pochi minuti o addirittura diverse ore. In particolare l’uomo, a seguito della fase di risoluzione entra nel così detto “periodo refrattario” in cui gli è impossibile conseguire una nuova erezione o un nuovo orgasmo, in quanto il pene subisce una detumescenza e l’afflusso di sangue comincia a diminuire tornando alla normalità.

Leggi anche "Eccitazione Sessuale (Parte I)"

martedì 26 aprile 2011

Eccitazione sessuale (Parte I)


Eccitazione sessuale
L’eccitazione sessuale, a differenza del desiderio, prevede delle modificazioni di carattere fisico necessarie per compiere un atto sessuale. Per altro l’eccitazione sessuale può essere suddivisa in eccitazione sessuale mentale ed eccitazione sessuale fisica. L’eccitazione sessuale mentali si compone di sogni, di fantasie erotiche e di pensieri, mentre l’eccitazione sessuale fisica avviene mediante l’attivazione dei tessuti genitali, attraverso l’aumento della salivazione e della sudorazione, nonché con l’erezione degli organi genitali. L’eccitazione sessuale fisica non manca anche di presentarsi attraverso delle reazioni puramente “soggettive” come turgidità dei capezzoli, variazione della temperatura corporea e in alcuni casi alterazione visiva. Ma si ricordi che, nonostante l’eccitazione sessuale fisica sia indispensabile per il compimento di un rapporto sessuale, non può esistere eccitazione sessuale fisica senza che vi sia eccitazione sessuale mentale.
L’eccitazione sessuale, intesa come risposta sessuale dell’organismo allo stimolo sessuale, ha incominciato ad essere oggetto di studio solo dagli anni ’60, mentre prima di allora l’interesse degli studiosi si era limitato solo al comportamento sessuale degli animali. Per cui, temi come l’eccitazione sessuale, l’orgasmo e la percezione erotica, prima di allora, non avevano avuto alcuna rilevanza, almeno dal punto di vista scientifico. Ad interessarsi per primi dell’eccitazione sessuale e degli altri aspetti ruotanti intorno al sesso e alla sessualità, vi furono due sessuologi americani, William Masters e Virginia Johnson. Psicologa lei e ginecologo lui, iniziarono a raccogliere dati sperimentali sulla sessualità umana e sul processo di eccitazione sia maschile che femminile, giungendo alla conclusione che la risposta sessuale umana è divisibile in diverse fasi, ossia fase dell’eccitazione sessuale, fase di plateau, fase orgasmica e fase della risoluzione.
In questa sede verrà trattata principalmente la fase dell’eccitazione (in quanto proprio tale argomento è oggetto del dossier) ma non si mancherà, nelle pubblicazioni successive,  di citare le altre fasi che attraversano e completano la risposta sessuale umana.
Fase dell’eccitazione sessuale
È necessario partire da un presupposto, ossia che il desiderio e l’eccitazione sessuale sono degli “appetiti umani” come possono esserlo la fame, la sete e il sonno, e come tali, desiderio ed eccitazione sessuale, si manifestano sia nell’uomo che nella donna. Inoltre, l’eccitazione sessuale può derivare sia da stimoli di carattere fisico (tatto, vista, odore) sia da stimoli di carattere psicologico (emozioni, sogni, pensieri erotici). Le ricerche svolte in questi anni sull’eccitazione sessuale hanno però evidenziato che l’uomo risponde meglio agli stimoli di tipo fisico, mentre la donna tende a rispondere e recepire meglio gli stimoli ti tipo psicologico.

Leggi anche "Eccitazione Sessuale (parte II)" 

martedì 19 aprile 2011

Sessualità (Parte III)

Sessualità ed educazione sessuale
Saper godere appieno della propria sessualità non è sempre facile, questo perché il raggiungimento di una sessualità felice implica la conoscenza di tutti i suoi aspetti, biologici, psicologici e socioculturali. Pertanto, una buona conoscenza ed una buona educazione sessuale sono strumenti fondamentali per sviluppare una sessualità appagante e priva di problematiche. L’educazione sessuale consente la conoscenza di sé e del proprio corpo, permette l’ascolto e l’accettazione delle sensazioni fisiche dell’altro e migliora la fiducia nelle proprie capacità.

"La sessualità e la salute sessuale sono un’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali dell’essere umano. La sessualità è finalizzata a valorizzare la personalità, la comunicazione e l’amore, e l’individuo ha diritto all’informazione e al piacere mediante l’educazione sessuale.”

La sessualità nella coppia
Una buona formazione della propria sessualità individuale è l’ingrediente fondamentale delle relazioni di coppia, e base di partenza affinché si instauri una profonda intimità tra i partner. Tuttavia, molte coppie fanno sesso senza però dare sfogo ad una sessualità soddisfacente e piacevole, ed il più delle volte questo accade perché non si conosce o non si dà il dovuto spazio alla comunicazione, all’ascolto e al gioco, ovvero agli elementi insiti nella buona sessualità. Molti sostengono che la sessualità “si prepara fuori dal letto”, e ciò è in parte vero, poiché la sessualità di coppia è il risultato di una sessualità individuale.
“Reciprocità”: condizione importante per la buona sessualità di coppia
Per una buona ed appagante sessualità di coppia è indispensabile la conoscenza reciproca tra i partner. Questa conoscenza deve essere prima di tutto psicologica e poi fisica, in quanto una mancanza di fiducia sul piano psicologico può precludere una buona sessualità di coppia e può comportare una “chiusura” e una difficoltà nel lasciarsi andare da parte dei partner.
La sessualità di coppia implica un’apertura verso l’altro, la volontà di dare e la volontà di ricevere, prevede la messa in gioco e la creazione di un gioco in cui non vi è la paura del rifiuto o dell’abbandono.
La salute del corpo passa anche dalla buona sessualità
I medici, i sessuologi, gli psicologi ed i massimi esperti in sessualità, sostengono che fare sesso fa bene al corpo quanto alla mente. Sembra, infatti, che praticare la sessualità porti al miglioramento dell'umore, aumenti la produzione delle endorfine deputate al contenimento del dolore fisico, rilassi la muscolatura e migliori in senso più generale la salute di un individuo.
Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la salute sessuale, come uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale correlato alla sessualità.
Sessualità e disfunzioni sessuali
La sessualità, o meglio la buona sessualità è considerata come la cura preventiva del proprio benessere fisico e mentale. Tuttavia la sessualità può subire una “battuta d’arresto” a causa delle molteplici disfunzioni sessuali che si esprimono disturbando la funzione sessuale del desiderio, dell’eccitamento e dell’orgasmo. Purtroppo oggi le disfunzioni sessuali hanno addirittura maggior frequenza dei comuni raffreddori, allarmando il mondo medico e gli individui che ne vengono colpiti. Le disfunzioni sessuali che compromettono la sessualità sono innumerevoli, ma le più diffuse sono l’impotenza maschile, l’eiaculazione precoce o ritardata, l’anorgasmia e la dispareunia. Conoscere le disfunzioni sessuali e le cause che le determinano è oggi indispensabile per tutelare il più possibile la sessualità felice ed appagante.

venerdì 15 aprile 2011

Sessualità (Parte II)


Sessualità e fattori biologici
La sessualità si esprime mediante dei comportamenti che hanno una loro modulazione durante l’arco della vita di ogni individuo. La sessualità ha poi l’importante ruolo di qualificazione dell’intensità delle relazioni, pertanto è in grado di interferire con il benessere o malessere psicologico dell’individuo stesso.
Dal punto di vista biologico, lo studio sulla sessualità si è basato sulle conoscenze neurofisiologiche fornite da Papez a riguardo del così detto “cervello limbico”, il quale è deputato alla raccolta e all’elaborazione delle sensazioni e delle emozioni assieme ad altre strutture cerebrali come la neocorteccia. Attualmente lo studio della sessualità si avvale anche di altre nozioni e indagini riguardanti il substrato neurochimico e neuroendocrino dell’essere umano.
La sessualità, pertanto, pur essendo caratterizzata da aspetti psicologici e sociali, non può mancare di essere determinata anche da fattori puramente biologici. Ecco perché la sessualità è anche l’espressione di un meccanismo in cui vengono ad essere coinvolti molti organi ed apparati, come il sistema nervoso centrale, l’apparato genitale, il sistema endocrino ed il sistema nervoso periferico. Le ricerche condotte sulla sessualità, da un punto di vista biologico, hanno dimostrato che i neurotrasmettitori, maggiormente coinvolti nella sessualità,, sono la dopamina e la serotonina. Dopamina e serotonina con le loro rispettive funzioni stimolanti e inibenti, interagiscono con gli ormoni, influenzando il comportamento sessuale, e quindi la sessualità, dell’individuo. Non meno importanti fattori di sessualità sono poi i così detti steroidi sessuali, i quali agiscono sulla differenziazione della sessualità dell’encefalo durante la “vita fetale” e sul comportamento sessuale durante la pubertà. Particolare importanza hanno, ad esempio, il testosterone (che regola la sessualità maschile) e gli estrogeni (che regolano la sessualità femminile).
Sessualità: fattori psicologici e socioculturali
Il solo studio dei fattori biologici non basta a definire la complessità e la multifattorialità della sessualità sia maschile che femminile. Questo perché nella determinazione della sessualità sono coinvolti una serie di fattori sia di carattere psicologico e psicodinamico, sia di carattere etico e socioculturale. Infatti è ben noto che nello sviluppo della sessualità le prime esperienze sessuali e il loro impatto psicologico, hanno un ruolo determinante nella formazione del comportamento sessuale in età adulta. Infatti, essendo la sessualità legata , non solo alla procreazione, ma anche alla qualità delle relazioni, è bene sempre ricordare che le esperienze sessuali sono importantissime ma che tuttavia, non esistono comportamenti giusti in assoluto per sviluppare una buona sessualità o un buon comportamento sessuale.
Inoltre, affrontando la sessualità da un punto di vista socioculturale, possiamo certamente affermare che il significato di sessualità assume valenza differente in funzione di epoche, usi, costumi e religioni. Per cui la sessualità ed il comportamento sessuale dipendono anche dall’interazione con queste “forze”. Basti pensare che attualmente la sessualità è divenuta motivo di grandi contraddizioni; la cultura cattolica critica e condanna la sessualità che si svincola dal fine della procreazione, mentre la cultura laica esaspera la sessualità mostrandola nel suo aspetto ludico e alle volte volgare.
Ma sorvolando sull’aspetto attuale che si vorrebbe dare alla sessualità, noi dovremmo solo ricordare che la sessualità è storia, è vissuto umano, è confronto sociale, e come tale non può non essere compresa con l’analisi di un solo ed unico aspetto, che sia esso biologico, psicologico o socioculturale.

martedì 12 aprile 2011

Sessualità (Parte I)

Sessualità: concetti generali
Cos’è la sessualità? Le definizioni possono esser tante, ma certamente la sessualità è una delle espressioni fondamentali dell’essere umano che si fonda su dei caratteri sia psicologici, sia biologici che culturali. La sessualità è una fusione di sensazioni, emozioni, fisicità e influenze del vissuto, è una dimensione complessa e allo stesso tempo semplice, la sessualità è continua ricerca del piacere, così come è un atto necessario per la riproduzione. La sessualità è tutto questo e molto altro ancora … e certamente non si può ridurre alla solo aspetto genitale e fisico del sesso.
Analizzando la storia degli individui, è possibile distinguere dei momenti ben distinti della sessualità connessi a componenti tipici umani, come la componente biologica, la componente psicologica e la componente sociale. Infatti oltre agli aspetti della sessualità legati alla funzione puramente riproduttiva, oggi giorno la concezione prevalente sulla sessualità è quella di natura psichica, o meglio psicoanalitica, su cui si fonda essenzialmente la sessuologia contemporanea. Lo stesso Freud sosteneva che il piacere sessuale e più in generale la sessualità, non si originano soltanto dal funzionamento degli organi genitali, ma da una serie di attività che, oltre ad essere corporee sono anche psicologiche.
Sessualità ed evoluzione del comportamento sessuale
Lo sviluppo della sessualità ha inizio sin da bambini, quando cioè la caratterizzazione sessuale porta alla formazione di un’identità di genere individuale, per cui il bambino sa di essere maschio o femmina. Con l’adolescenza la sessualità si arricchisce ulteriormente grazie ad un netto segnale fisico, ovvero lo sviluppo e la maturazione dell’apparato genitale. Questa evoluzione della sessualità consente di delineare l’identità di genere individuale che si trasforma in identità di ruolo. Vale a dire che l’adolescente acquista consapevolezza psicologica della propria sessualità maschile o femminile e comincia ad adottare i comportamenti tipici della sessualità. Durante la fase dell’adolescenza,infatti, la sessualità si definisce mediante la curiosità sessuale e la scoperta del piacere, ed è a questo punto che la psicoanalisi individua quella che si chiama “fase dell’autoerotismo”. Solo in un secondo momento invece, la sessualità si apre nei confronti dell’esterno e nei confronti di un qualcosa o di un qualcuno che è diverso da sé. È questa la fase della sessualità che la psicoanalisi definisce di “erotismo eterodiretto”.
Nell’età adulta la sessualità diviene consapevole e si esplica soprattutto attraverso il rapporto di coppia. Così la sessualità collima con la voglia di creare e progettare delle relazioni sessuali e sia l’uomo che la donna vanno l’uno verso l’altra attratti non solo da una sessualità genetica, anatomica e fisiologica, ma anche da una sessualità sociale, familiare e culturale.

Leggi anche "Sessualità (Parte II)"

venerdì 8 aprile 2011

Erotismo (Parte III)

L’erotismo e le sue radici biologiche    
Nelle pubblicazioni precedenti (Erotismo Parte I ed Erotismo Parte II), si è affrontato il tema dell’erotismo da un punto di vista principalmente “sensoriale” ed “emozionale”. In questa terza parte sempre dedicata all’erotismo, invece, si cercherà di trattare questo stesso argomento da un punto di vista più che altro biologico.
Come abbiamo già detto, dell’erotismo non si può fare a meno, in quanto è parte insita in ogni individuo, e fattore fondamentale per ottenere la felicità sessuale e dare spazio al proprio io più profondo. Ma da dove si origina l’erotismo che è in noi? Per molti, letterati e pensatori compresi, l’erotismo è un processo naturale che ci accompagna dalla nascita e cresce con noi, ma secondo la neurofisiologia, l’erotismo è il prodotto che si ottiene dal legame che intercorre tra pulsione sessuale e cervello. Insomma l’erotismo sarebbe la risultante di un vero e proprio processo biologico.
Gli studi neurofisiologici sull’erotismo hanno fatto luce su dei dati che gli stessi ricercatori reputano sorprendenti, ovvero l’erotismo nasce dal cervello ed ha un effetto diretto sui tessuti cerebrali, coinvolgendo gli ormoni sessuali determinanti la sfera sessuale dell’individuo.
L’erotismo partendo dal cervello e stimolandone i tessuti interviene quindi su di alcune zone cerebrali deputate allo sviluppo della sessualità.
I ricercatori hanno esplorato il ruolo dei neurotrasmettitori implicati nel processo di eccitazione sessuale, identificando le principali “molecole dell’amore”, ossia dopamina, endorfine e serotonina. Quando nella corteccia frontale del cervello si genera un’immagine di erotismo, entrano in circolazione dei mediatori chimici, in special modo la dopamina,  che vanno ad attivare l’ipotalamo ed il sistema limbico. Va detto che dall’ipotalamo dipendono numerose funzioni organiche quali il sonno, l’appetito e. non per ultima, l’attività sessuale. La stimolazione di queste funzioni organiche, attraverso l’erotismo, ne permette un miglioramento ed una stimolazione costante. Pertanto, un’attività erotica soddisfacente diventa la base per la buona salute sessuale e non solo. Infatti l’erotismo che stimola le zone del nostro cervello, permettono di elevare il tono delle difese immunitarie, di aumentare i livelli di testosterone negli uomini e di estrogeni nelle donne, e di mantenere giovani ossa, muscoli e cuore.
L’erotismo dal suo processo biologico alla sua trasposizione intellettuale
Tutti questi dati biologici forniti, sulle qualità benefiche dell’erotismo sia sul corpo che sulla mente, non fanno altro che confermare il pensiero antico a riguardo dell’erotismo, che da sempre è considerato come fonte di vitalità e benessere. così, ritornando alle considerazioni su un erotismo “emozionale” è doveroso citare il pensiero sull’erotismo proposto nei secoli da grandi pensatori ed intellettuali. Forse questo ci aiuterà a comprendere o a definire in modo personale il concetto di erotismo.

“Credo che l'erotismo, come la rivolta, sia tra i mezzi eccellenti, adatti a condurci a questa smisurata gioia”. (Paul Wühr)

“L'erotismo dell'uomo è la sessualità della donna”. (Karl Kraus)

“Nell'erotismo c'è questa gerarchia: chi fa; chi osserva; chi sa”. (Karl Kraus)

“L'erotismo è come il ballo: c'è sempre uno che conduce l'altro”. (Milan Kundera)

“L'erotismo è ragionieristico, il sesso è trigonometrico e si applica solo per numeretti infiniti”. (Aldo Busi)

“Non sono bella, sono soltanto erotica”. (Alda Merini)

E ora non resta che chiedervi … cos’è per voi l’erotismo?

Leggi anche Erotismo (Parte I) e Erotismo (Parte II)

martedì 5 aprile 2011

Erotismo (Parte II)


Erotismo e sesso: due cose diverse ma a volte complementari …
Molti identificano il sesso con l’erotismo, quando in realtà sono due cose differenti. Infatti il sesso è una pratica sessuale, un rapporto che implica un’azione concreta tra persone, volta a dare primariamente un piacere fisico e solo successivamente, mediante l’orgasmo, un appagamento anche dal punto di vista psicologico. L’erotismo invece indica una serie di manifestazioni, proprie del desiderio erotico, che implicano sì, una sorta di relazione verso qualcosa o qualcuno (oggetto del desiderio), ma volgono soprattutto ad un piacere che è prima di tutto mentale e poi eventualmente fisico.
Tuttavia non bisogna dimenticare che l’erotismo stimola le fantasie erotiche e che proprio quest’ultime ci consentono di arricchire la nostra vita sessuale. L’erotismo ci spinge continuamente verso la ricerca di esperienze e sensazioni donando vitalità continua al desiderio. Per tale ragione, se pur l’erotismo sia cosa differente dal sesso, spesso ne è parte complementare.
L’Erotismo di coppia
Per alimentare il desiderio in una coppia, o per essere costante oggetto del desiderio (oggetto erotico) l’uno per l’altro, non basta essere innamorati. Secondo la psicoterapeuta specializzata in terapia di coppia,  Esther Perel,  la passione si nutre di mistero, di sorpresa e di erotismo. Il desiderio è infatti una forza vitale che ci accompagna sin da bambini e che determina l’erotismo insito nel nostro io. Per tanto quando due persone si amano tendono a desiderarsi reciprocamente e a divenire oggetto del desiderio l’uno per l’altro, sviluppando spesso quello che si definisce l’erotismo di coppia.
Il concetto di erotismo di coppia, in realtà, è stato sempre pervaso da mille tabù. La moralità e la società stessa nei secoli hanno contribuito a soffocare l’erotismo, specie nella donna, impedendo che si sviluppasse tra due persone l’erotismo di coppia. Oggi invece la libertà e il superamento dei tabù consentono a due individui di entrare in sintonia e di condividere delle fantasie erotiche, fonte, il più delle volte essenziale, a rendere salda l’unione di due persone. Non a caso infatti, quando i rapporti di coppia vengono vissuti con ripetitività e noia, proprio l’erotismo di coppia può riaccendere il desiderio. E soffermandoci su questo concetto, è possibile riprendere una frase tratta dal pensiero della psicoterapeuta Esther Perel, che sostiene: <<Lamentarsi della noia sessuale è facile e convenzionale. Coltivare l'erotismo in casa è un atto di aperta provocazione>>. Per molti individui portare l’erotismo in casa è un tabù, ed è per questo che spesso si opta per una “libertà” all’esterno anziché creare un erotismo di coppia con il proprio partner. Alcuni però riescono a superare tabù e limitazioni aprendosi alla giocosità e trasgressività dell’erotismo, consapevoli che è proprio l’erotismo che terrà vivo il desiderio e la voglia di scoprirsi e riscoprirsi giorno dopo giorno.

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venerdì 1 aprile 2011

Erotismo (Parte I)


Cos’è l’erotismo?
La parola erotismo trae origine dalla divinità greca dell’amore Eros e sta ad indicare una serie di manifestazioni del desiderio, variabili da individuo ad individuo, che spingono ed attraggono verso qualcuno o qualcosa. Ma al di la delle spiegazioni enciclopediche, possiamo dire che innanzi tutto l’erotismo non va confuso né con il termine di pornografia né con altri termini come ad esempio l’amore, mentre può essere classificato come un qualcosa che in sé racchiude innumerevoli significati quali seduzione, gioco, raffinatezza, desiderio, passione e istinto. L’erotismo può essere inteso anche come una parte del nostro inconscio che resiste e rimane illeso dalle “prigioni morali” costruite nei secoli.  E ancora, l’erotismo può essere identificato con il gioco delle parti, con l’emergere di una forza interiore e con la percezione di una porta dimensionale priva di riferimenti spazio-temporali. L’erotismo, insomma, può essere tutto questo e molto altro ancora.
Il pensiero letterario sull’erotismo
Stando a ciò che Platone scrisse nel suo celebre “Simposio”, «l’erotismo è un possente demone intermediario tra la natura della Divinità e quella dell’Uomo mortale, e come tale è capace di colmare il distacco fra l’una e l’altra». Per Platone l’erotismo si manifesta nel momento in cui la mancanza dell’oggetto erotico, ovvero la mancanza dell’oggetto del desiderio, ci attira verso di esso come se fosse una calamita. Secondo Freud, invece, l’erotismo si genera dalla libido, come fosse un impulso che muove l’individuo verso la disperata ricerca del piacere.
Ma l’erotismo, fulcro della letteratura erotica, non si riduce a sola attrazione fisica, ma più che altro ad una fusione  tra attrazione spirituale e attrazione fisica. Pertanto l’erotismo può emergere mediante la fantasia e l’immaginazione e senza necessariamente essere connesso ad un appagamento fisico e concreto come l’atto sessuale.
L’erotismo nasce con noi
L’erotismo e l’interesse verso l’erotismo nascono con noi. Sin dall’infanzia, senza consapevolezza alcuna, noi esseri umani attuiamo delle pratiche di seduzione a seconda delle situazioni e delle necessità. Man mano che cresciamo l’erotismo, insito in noi, si raffina attraverso la conoscenza, attraverso la formazione di gusti personali e criteri di scelta ben definiti ed emerge con più o meno “vigore” in base al nostro io e a ciò che siamo diventati con l’età adulta. Ed è proprio perché l’erotismo nasce con noi che non può essere circoscritto alla sola sessualità, che è palesemente ben più diretta ed esplicita rispetto all’erotismo.
Se mai l’erotismo può essere una modalità intellettuale con cui si affronta la sessualità, o addirittura una vera e propria metafora della sessualità che ha il compito di evocare, di stimolare la fantasia e l’immaginario, di rimandare a simboli e figure erotiche che mai cadono nel cattivo gusto e difficilmente superano i limiti della decenza e del velato pudore.
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