Dossier

venerdì 6 maggio 2011

Psicologia sessuale (Parte I)

Psicologia sessuale: cenni di storia e d evoluzione della sessuologia
Le riflessioni sulla sessualità sono assai antiche, infatti già nei papiri egizi risalenti al 4000 a.C. si ritrova traccia della consapevolezza dell’uomo sulla propria sessualità. In realtà, nel periodo in questione non era ancora contemplato né il termine di psicologia sessuale o sessuologia, e né esisteva una disciplina che si occupasse delle tematiche e problematiche della sessualità, ma è pur vero che le riflessioni degli antichi furono il primo imput concreto verso la formazione della sessuologia attuale intesa come scienza.
È significativo ricordare che nel corso dei secoli molti uomini d’intelletto si avvicinarono al mondo della sessualità da un punto di vista psicologico mediante innumerevoli testi tra cui ricordiamo:
"Treatise of the Venereal Disease", opera scritta nel 1788 dal medico John Hunter, il quale dedicò un intero capitolo su una delle disfunzioni sessuali più attuali, ossia l’impotenza.
Psychopathia Sexualis”, interessante opera del 1886 scritta da Richard von Krafft-Ebing, che studiò a fondo le disfunzioni sessuali descrivendo ben 238 casi clinici dell’epoca.
"Trilogia dell' amore" (Igiene, Fisiologia e Antropologia dell'Amore), libro in tre volumi pubblicato nel 1872 dal medico ed antropologo italiano Paolo Mantegazza.
Tre Saggi sulla Sessualità”, è invece il maggior contributo allo sviluppo della sessuologia moderna, realizzato nel 1905 da Sigmund Freud.
Il termine sessuologia fu invece coniato dal dermatologo tedesco Iwan Bloch nel 1907 e proposto come nuovo termine e come nuova scienza nella sua opera "Das sexualleben unserer Zeit in seinen Beziehungen zur modernen Kultur", in cui veniva evidenziata l’importanza di trattare la sessualità mediante l’integrazione di vari aspetti e varie discipline come la medicina, la biologia, l’antropologia, la filosofia, la psicologia, la sociologia e l’etnologia.
A Bloch, considerato come il padre della sessuologia moderna, seguirono altri intellettuali, studiosi, medici e psicologi fino a che la psicologia sessuale non divenne una vera e propria disciplina basata su di un fondamentale obiettivo, ossia quello di  operare in senso preventivo, terapeutico e riabilitativo, e realizzare o mantenere così la salute sessuale. 
Un merito particolare nelle modalità di interpretazione e lettura della sessualità, della psicologia sessuale e delle disfunzioni sessuali è poi dato dagli studi dettagliati di Masters & Johnson, che negli anni ’60 e ’70 hanno dato nuovo vigore alla sessuologia alle terapie delle disfunzioni sessuali attraverso la ricerca delle cause profonde dei comportamenti sessuali e dei disagi ad essi collegati.

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